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F.a.T.A. - VELOCIPEDI IN MOSTRA

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A Brugherio, Galleria Esposizioni di Palazzo Ghirlanda-Silva in via Italia 27

«A venticinque anni dall'ultima esposizione a Brugherio, non potevamo che pensare a una mostra dedicata al Museo Miscellaneo Galbiati per inaugurare l'anno dedicato al 150° anniversario del nostro Comune e allo stesso tempo per valorizzare questo preziosissimo patrimonio della nostra città.

Dei nostri 150 anni di storia, Fermo Galbiati ne ha infatti attraversati più di 90, dedicando la sua vita a quella che nel tempo si è accreditata come una tra le più vaste e prestigiose collezioni d'Europa.

Ma l'entusiasmo e l'amore nel cercare con certosina pazienza “ciò che gli altri buttano via”, mantengono intatta la freschezza di quando, più di sessant'anni fa, ha cominciato a coltivare la sua passione di collezionista.

Fermo raccoglie ciò che la gente scarta, nella convinzione che ogni oggetto porti dentro di sé la memoria della propria storia.

Ciò che per gli altri non ha più valore, riprende vita e voce tra le sue mani sapienti e può continuare a parlarci e a raccontarci dei luoghi in cui ha vissuto, degli amori, delle guerre, delle speranze e dei sogni di chi lo ha costruito o lo ha usato».

Laura Valli, Assessora alle Politiche culturali e Partecipazione

 

F.a.T.A.” - ovvero Fuoco, Aria, Terra e Acqua - è l’insolito titolo della mostra in programma presso la Sala Conferenze della Biblioteca di Brugherio dal 10 ottobre al primo novembre, collegata alle celebrazioni dei 150 anni del Comune.

Attenzione a non farsi ingannare dal titolo però: la vera protagonista di questa originale esposizione, ideata di concerto con Mostrestoriche e il Museo Miscellaneo Galbiati di via Mameli, è in realtà la bicicletta «che viene associata in maniera originale a tutti i quattro elementi», come spiega Giovanni Galbiati, nipote del mitico Fermo, fondatore dell’omonimo museo.

Ci saranno così le due ruote sportive, legate al sudore e alla fatica (terra), quelle da neve o quelle dei pompieri (acqua).

E quelle del mondo militare (fuoco): tra i pezzi più rari della collezione, si annoverano infatti ben 15 esemplari appartenuti ai bersaglieri della prima guerra mondiale.

All’invenzione delle gomme pneumatiche è infine dedicata la sezione aria con altri modelli introvabili e di sicuro interesse.

E non c’è dubbio che la collezione Galbiati sia tra le più importanti d’Europa, vantando pezzi unici o rari come il Monociclo di Rousseau e il celerifero, antenato della due ruote risalente addirittura all’epoca della Rivoluzione Francese.

«L’iniziativa - spiega ancora Giovanni Galbiati - è la prima di una serie che abbiamo in mente di attivare con il Comune: ogni anno avremmo pensato di proporre, seguendo un tema, una delle collezioni del nonno, per promuovere e valorizzare l’inestimabile patrimonio del Museo».

A cura di Sara Anzalone


 

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La conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, martedì 29 settembre 2015 (Foto di Luciano Ferrario)

IL MUSEO MISCELLANEO DI FERMO GALBIATI,

IL COLLEZIONISTA DI COLLEZIONI

In una palazzina di vecchia data e apparentemente anonima nei pressi di via Monza si nasconde uno dei luoghi culturali più importanti della nostra città, meritevole di una visita per i numerosi tesori che vi sono custoditi.

A farlo nascere, crescere e conoscere in Italia e nel mondo è Fermo Galbiati, classe 1924, un commerciante di ferri e metalli che dagli anni 50 del secolo scorso si è dedicato incessantemente alla raccolta degli oggetti più disparati, scovati in ogni angolo del pianeta.

E che giustamente viene definito il collezionista di collezioni: di lui hanno parlato giornali, televisioni, in Italia ma anche in altri Paesi.

Si sono scritti pure dei libri.

Ma lui, un po’ ingenerosamente, si ritiene uno sciocco. «Perché solo un somaro può alzarsi alle 5 del mattino, tutti i giorni, estate e inverno, per andare a visitare una vecchia cantina a centinaia di chilometri, un anonimo mercatino o una soffitta.

E tutto al fine di resuscitare dei morti, salvare dal cimitero e dall’oblìo oggetti che altrimenti sarebbero stati irrimediabilmente perduti nello scorrere della storia e del tempo».

Entrando nella grande casa, si ammirano quadri di ogni epoca, dai ritratti di Papi del Tardo Rinascimento fino ai metafisici paesaggi di De Chirico.

E poi oggetti preziosi di ogni foggia: un pianoforte austriaco dell’epoca di Mozart, un meccanismo per campane del 1600, un grammofono che fa parte di una collezione di 250 pezzi: dal più piccolo, che funziona con le monete di cioccolata, al più grande che si possa ammirare nel mondo.

Dischi a migliaia, soprattutto introvabili 78 giri.

E poi ancora fisarmoniche e bandoneon (almeno trecento), oggetti misteriosi ma soprattutto orologi da taschino, circa 300 sparsi in tutta la casa (ce ne sono pure sul tavolo della cucina!).

La cosa più incredibile è che tutto è tenuto in perfetta efficienza dal signor Galbiati, e se qualcosa non funziona, la riparazione è prontamente effettuata. Eppure, se gli si chiede quale sia l’oggetto che gli sia più caro, la risposta non è affatto scontata.

Si tratta infatti di un umile mattone, donatogli dal nipote di tre anni nel primo giorno di asilo.

«Pensava si trattasse di un minerale da collezione - spiega Galbiati - Adesso che è sposato e ha dei figli, mi chiede sempre di buttarlo. Ma per me è un oggetto speciale e non me ne sbarazzerò».

A cura di Sara Anzalone

Fermo Galbiati con il nipote Giovanni, curatore della mostra. (Foto di Luciano Ferrario)

INFO:

DOVE:

A Brugherio, Galleria Esposizioni di Palazzo Ghirlanda-Silva in via Italia 2.

GLI APPUNTAMENTI:

sabato 10 ottobre ore 17 inaugurazione della mostra F.a.T.A.

domeniche 18 e 25 ottobre ore 17 visite guidate: è gradita la prenotazione

PRENOTAZIONI: 039.2893.202/214 | cultura@comune.brugherio.mb.it

APERTURA STRAORDINARIA:

lunedì 12 ottobre (Festa patronale) 10 - 12 / 15 - 18

APERTURA AL PUBBLICO:

martedì – venerdì 15 -18; sabato – domenica 10 - 12 / 15 -18


PER INFO:

Ufficio Cultura del Comune di Brugherio tel. 039.28.93.202.214.361

e-mail: cultura@comune.brugherio.mb.it