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Alla scoperta del trittico attribuito a Giusto Di Ravensburg. E’ di Brugherio il gioiello del IV secolo riemerso dall’oblìo

Data: 21 febbraio 2015 15.00 a 16.00

Ubicazione: Chiesetta Sant'Ambrogio, via dei Mille

Le cronache di questi giorni parlano del prezioso trittico attribuito a Giusto Di Ravensburg, pittore della Bassa Germania, che riemerge dall'oblìo dopo 90 anni e attualmente in mostra al Museo Diocesano di Milano fino all'8 marzo per poi essere trasferito a Palazzo Reale dal 12 marzo al 18 giugno.

Realizzato nel '400, è un olio su tavola di centimetri 160x140 denominato "Cristo mostra la ferita del costato tra Sant'Ambrogio e Sant'Agostino" che è stato custodito nella chiesetta di Sant'Ambrogio di via dei Mille fino al 1925, quando Antonio Dubini, proprietario anche della cascina omonima, lo prelevò (o "asportò furtivamente" come ci tramandono le cronache parrocchiali dell'epoca) per portarlo nella propria abitazione milanese.

Nel 1926 i Dubini cercarono di porvi rimedio inviando a Brugherio una copia del dipinto che, comunque, doveva pur avere qualche pregio visto che fu rubata negli anni Novanta.

Nella chiesetta di Sant'Ambrogio esiste tuttavia una seconda copia realizzata dal brugherese Antonio Teruzzi sulla base di fotografie dell'originale.
Ecco come descriveva il trittico nel 1794 l'allora parroco di Brugherio Paolo Antonio de Petri: "[La chiesa di Sant'Ambrogio] ha un solo altare con una tavola di buon pennello antico. Essa rappresenta un Cristo in piedi che si sostiene con una mano il ferito costato, ha alla destra S. Ambrogio con pastorale, mitra e staffile, alla sinistra S. Agostino pure con pastorale, mitra ed un cuore frecciato in mano; nella parte superiore con ornati di pittura gotica viene formato un freggio diviso in sei caselle, nella prima delle quali dalle parte dell'Evangelio è rappresentato un evangelista con una squadra in mano, che credesi S. Luca, nella seconda S. Giovanni pure Evangelista, nella terza l'eterno Padre, nella quarta lo Spirito Santo, nella quinta S. Pietro e nella sesta S. Paolo".

Ebbene, mentre nel capoluogo lombardo è possibile ammirare il capolavoro originale, Brugherio non se ne sta con le mani in mano e organizza aperture straordinarie della chiesetta di Sant'Ambrogio, normalmente chiusa al pubblico, che potrà essere visitata insieme alla copia del dipinto nei giorni di sabato 21 – 28 febbraio e 7–14 marzo 2015, dalle ore 15 alle 16, previa prenotazione via mail all'indirizzo: remagibrugherio@gmail.com.
Sarà così possibile "varcare il cancello di ferro che divide la chiesetta dalla trafficata via dei Mille per entrare in un'oasi di silenzio e rivivere il tempo di Sant'Ambrogio e di sua sorella Marcellina".
Un gruppo di giovani volontari dell'Associazione culturale Kairós accompagnerà i visitatori.
"Si cercherà – spiegano gli organizzatori - di non limitare la nostra disponibilità alla semplice accoglienza, ma di valorizzare il patrimonio locale fornendo anche brevi spiegazioni di carattere storico-artistico e qualche informazione sulla vita della comunità, alla riscoperta dell'architettura e dell'arte sacra quali testimonianze di fede».

Le visite rientrano in un progetto di importante collaborazione tra l'associazione culturale Kairós e il Comune di Brugherio - Assessorato alle Politiche culturali e Partecipazione per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale cittadino e il rilancio della città sotto il profilo turistico.

Per chi volesse ammirare l'originale, questi gli orari del Museo Diocesano di Milano:
Martedì-domenica, 10-18 (la biglietteria chiude alle 17,30)
Ingresso: intero: 8 euro (martedi 4 euro). Ridotto: 5 euro. Scolaresche: 2 euro.
Gruppi: (minimo 15 - massimo 25 persone) 6 euro.
Corso di Porta Ticinese 95-02.89420019 www.museodiocesano.it

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