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“La persecuzione degli ebrei in Italia dal 1938 al 1945” e “La donna nella Resistenza 1943-1945”

Data: 24 gennaio 2014

Ubicazione: Biblioteca Civica via Italia, 27

Per la rassegna "BruInverno-Memoria & Ricordo 2014", due mostre a cura dell'ANPI Brugherio. Inaugurazione sabato 18 gennaio 2014 alle 16, Galleria espositiva in via Italia 27. Ingresso libero.

Tra le iniziative promosse dalla Sezione Anpi di Brugherio in occasione della ricorrenza del "Giorno della Memoria" per ricordare le vittime dei campi di sterminio nazisti, spiccano ben due mostre allestite presso la Galleria Espositiva della Biblioteca civica di via Italia 27: "1938 - 1945 La persecuzione degli ebrei in Italia" e "La donna nella Resistenza 1943-1945".
La visita di queste Mostre, ad ingresso libero, può essere una preziosa tappa di un più lungo ed articolato cammino di apprendimento e crescita ed è rivolta in particolare agli allievi delle scuole che compiono studi storici con i loro insegnanti.

La prima, "1938 - 1945 La persecuzione degli ebrei in Italia", curata dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano (CDEC), ripercorre le principali vicende della persecuzione contro gli ebrei in Italia, passati in pochi anni da una situazione di integrazione nel tessuto economico, sociale, culturale ad una capillare esclusione dalle scuole, dal lavoro, dal commercio, dalla pubblica amministrazione, dall'esercito, dalla vita associata in ogni sua manifestazione, fino a giungere, con l'occupazione dei nazisti nel settembre 1943, alla deportazione e all'annientamento nei campi di sterminio dell'Europa dell'Est.

Il percorso proposto non fa leva sui sentimenti forti, dovuti ad immagini scioccanti per impatto visivo sulle condizioni dei deportati, ma è caratterizzato da rigorosa documentazione e costituisce un notevole momento di riflessione per tutti.

Occorre evitare che la storia degli ebrei sia ridotta a quella della loro persecuzione.

I documenti hanno lo scopo di restituire dignità a persone che sono state decretate prima cittadini di livello inferiore, e poi indegne addirittura di vivere.
La vicenda italiana si inserisce tristemente nella dimensione globale del genocidio degli ebrei. Le vittime della Germania nazista sono state sei milioni di ebrei. Questa catastrofe, questa "Shoah", ha portato all'eliminazione dei due terzi degli ebrei d'Europa. Ad essi vanno aggiunti altri sei milioni di oppositori, di partigiani, di democratici, di militari e civili rastrellati dai nazisti nei paesi occupati.

La seconda mostra "La donna nella Resistenza 1943-1945", curata dall'Associazione Stella Alpina e dall'ANPI di Pombia (NO), viene proposta in occasione del 70° anniversario della Resistenza (1944-2014) e sottolinea il contributo prezioso e decisivo delle donne nella lotta di Liberazione.

"Nella Resistenza la donna fu presente ovunque: sul campo di battaglia come sul luogo di lavoro, nel chiuso della prigione come nella piazza e nell'intimità della casa. Non vi fu attività, lotta, organizzazione, a cui ella non partecipasse: come una spola in continuo movimento costruiva e teneva insieme, muovendo instancabile, il tessuto sotterraneo della guerra partigiana." (Ada Godetti)

La Resistenza per la conquista della libertà ha visto infatti le donne a fianco degli uomini, e non qualche donna, ma decine di migliaia, centinaia di migliaia anzi, se, alle staffette, alle gappiste, alle partigiane, si uniscono tutte le donne che parteciparono, chi nascondendo feriti e prigionieri fuggiti, chi raccogliendo viveri ed indumenti, chi operando nelle fabbriche e nei campi, o scendendo in piazza in manifestazioni di protesta.

Il ruolo che ha maggiormente impegnato le donne è stato quello delle staffette che avevano il compito di collegare le formazioni partigiane fra loro e con il centro direttivo.
Nel novembre 1943 sono nati i "Gruppi di difesa della Donna", che organizzavano scioperi contro i nazifascisti, creavano reti di solidarietà alle famiglie dei deportati, incarcerati, caduti, volantinavano nelle fabbriche per il boicottaggio della produzione bellica. C'era la consapevolezza di conquistare con la libertà dal nazifascismo un posto più adeguato nella società. Si può ben dire che esse sono state l'anima e il cuore della Resistenza.

Le due mostre, che rientrano nell'ambito della rassegna *"BruInverno, Memoria & Ricordo 2014" verranno inaugurate sabato 18 gennaio 2014 alle 16, presso la Galleria espositiva della Biblioteca civica in via Italia 27.
Interverranno: Annalisa BEMPORAD, collaboratrice del CDEC – Loris MACONI, presidente dell'ANPI provinciale di Monza e Brianza e Laura VALLI, assessore alle Politiche culturali e Partecipazione del Comune di Brugherio.
Le mostre saranno visitabili fino al 29 gennaio 2014 negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca civica.

Per saperne di più
Le donne nella Resistenza in cifre:
Donne appartenenti ai Gruppi di Difesa della Donna: 70.000
Donne partigiane: 35.000
Arrestate, condannate, torturate: 4.635
Deportate in Germania: 2.750
Comandanti e Commissarie di guerra: 512
Donne patriote: 20.000
Medaglie d'oro al valor militare: 19
Medaglie d'argento al valor militare: 52
Donne fucilate, cadute in combattimento: 623

*La rassegna BruInverno nasce dall'impegno congiunto della sezione Attività Culturali del Comune di Brugherio con alcune associazioni del territorio e la partecipazione della Biblioteca Civica, della Fondazione Luigi Piseri e dell'IncontraGiovani.

Info: Ufficio Attività Culturali tel.039/2893.214-361- cultura@comune.brugherio.mb.it

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