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Mostra “Filippo de Pisis. Il colore e la parola”

Data: 26 novembre 2016

Ubicazione: Sala Conferenze della Biblioteca Civica, via Italia 27,

Filippo de Pisis torna metaforicamente a passeggiare per le vie di Brugherio, a dipingere degli scorci, a scrivere delle liriche grazie alla prestigiosa mostra a lui dedicata, che verrà allestita nella Galleria espositiva di Palazzo Ghirlanda Silva dal 12 novembre all'11 dicembre.

Qualche concittadino ricorda ancora questo grande protagonista del Novecento artistico italiano, che tutte le mattine si recava accompagnato al Bar Italia per comprare due Alfa e girava col cavalletto sottobraccio. Il grande pittore ferrarese dalla fine del 1949 al marzo del 1956, ormai consumato da una lunga malattia, ha trascorso a Brugherio nella clinica Villa Fiorita (ora sede del palazzo Municipale) gli ultimi anni della sua vita. Aveva a disposizione la serra per potersi dedicare all'attività artistica, serra che oggi ospita il centro anziani e che porta il suo nome.

La mostra "Filippo de Pisis. Il colore e la parola" è l'evento più prestigioso del ricco calendario di iniziative pensato per festeggiare i 150 anni di fondazione del Comune e ne porta il messaggio, che l'Assessora alla Cultura Laura Valli sottolinea spiegando che questa retrospettiva intende «restituire alla città un pezzo delle sue radici rappresentando l'origine della vocazione artistica di Brugherio; il tributo a questo artista di rara sensibilità, notissimo per la sua produzione pittorica, ma anche coltissimo uomo di lettere e autore di testi e poesie di straordinaria intensità, di cui quest'anno ricorre il 120° della nascita e il 60° della morte, è per la nostra città motivo di grande importanza e orgoglio».

Accanto a una ventina di bellissimi dipinti, tutti autenticati dall'Associazione de Pisis, saranno esposti anche manoscritti originali, edizioni coeve di poesie, stralci dai suoi testi e alcune sue riflessioni scritte, in un gioco continuo di rimandi tra parola e colore, tra liriche e pittura, che ne racconteranno l'opera e la vita e sottolineeranno la sua importanza a livello internazionale.

La retrospettiva, voluta e ideata dall'Amministrazione Comunale, curata e allestita dall'associazione Heart–pulsazioni culturali, intende far luce sull'artista e sull'uomo de Pisis accostando alla sua più nota opera pittorica quella letteraria e poetica. «Il taglio della mostra, diversamente dall'ultima che il Comune ha dedicato vent'anni fa al grande artista e che si concentrava sul periodo brugherese - continua Valli – è di restituire al pubblico la sua immagine a tutto tondo: il de Pisis pittore delle avanguardie novecentesche, il dandy con ghette, monocolo e pappagallo sulla spalla, il gioioso mattatore dalla dialettica raffinata, l'omosessuale, il botanico, il coltissimo poeta e letterato.

Quello che vorremmo fosse colto è proprio che, in de Pisis, arte e vita erano due espressioni della stessa sensibilità e che i suoi occhi erano il mezzo attraverso il quale la Bellezza irrompeva con gioiosa prepotenza nella sua anima, tanto che per lui diventava insopprimibile l'urgenza di tradurla immediatamente sulla tela, prima che svanisse. Perché quegli occhi ammalati di colore, gli dicevano che quella bellezza, afferrata nell'attimo preciso in cui si manifesta, un attimo dopo è destinata a corrompersi e a morire.

La vita di de Pisis è essa stessa un'opera d'arte, che ci racconta di un Uomo dall'anima libera e intatta, capace di stupirsi davanti al mistero che palpita in ogni aspetto della vita e di sapercelo straordinariamente mostrare attraverso i colori e le parole».

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